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venerdì 9 marzo 2018

“Lady Bird”, una disamina eccellente dei problemi adolescenziali del nostro tempo


Titolo: Lady Bird
Regia: Greta Gerwig
Sceneggiatura: Greta Gerwig
Musica: Jon Brion
Produzione Paese: USA, 2017
Cast: Saoirse Ronan, Laurie Metcalf, Tracy Letts, Lucas Hedges, Timothée Chalamet, Beanie Feldstein, Odeya Rush, Jordan Rodrigues, Marielle Scott, Lois Smith, Stephen McKinley Henederson, Laura marano, John Karna, Jake McDorman, Kathryn Newton, Andy Buckley, […]



“Lady Bird” è il nome che l’adolescente Christine McPherson (Saoirse Ronan) ha scelto di darsi, in quanto, avendo un comportamento insofferente e non rispettoso delle regole caratteristico di quell’età, non condivide che siano stati i genitori ad averle dato il nome Christine, nome che non le piace. La giovane, alle soglie dei diciotto anni, frequenta l’ultimo anno di un liceo privato cattolico e vive a Sacramento, la città californiana che la scrittrice Joan Didion, nei suoi romanzi, descrive così: se pensate che la California sia sinonimo di edonismo non siete mai stati a Sacramento; descrizione che costituisce l’incipit del film.
Christine odia quella città che definisce una città senza anima, dove si svolge una vita banale e insignificante e, per questo, aspira, alla fine del liceo, di potere frequentare l’università di una città della East Coast statunitense, preferibilmente New York. Una scuola tipo Yale, ma ... non Yale, dubito che potrei entrarci! risponde  Christine all’addetta all’orientamento del liceo. Vorrebbe anche leggere il romanzo Furore di John Steinbeck, premio Nobel per la letteratura, perché è attratta da quei luoghi in cui gli scrittori si appartano nei boschi creando un misto di realismo e di immaginazione che induce il lettore a sognare. Se vuoi leggerlo, possiamo andare in biblioteca! Le dice la madre. Io voglio leggerlo a letto! Risponde Christine. Quello lo fanno i ricchi, noi non siamo ricchi! Ribadisce la madre.
Christine, infatti, vive un difficile rapporto intriso di amore e odio – non potrebbe essere altrimenti a quell’età -, con la madre Marion (Laurie Metcalf) che si mostra nel contempo affettuosa, ma anche un po' inquietante, e che vorrebbe per la figlia la migliore prospettiva di vita, anche se è costretta, ogni giorno, a fare i conti con le ristrettezze economiche familiari dato che il marito Larry (Tracy Letts) è stato licenziato. Questo rapporto conflittuale con la madre, purtroppo le rende la vita in famiglia come in una gabbia da cui, come un uccello, bird appunto, vorrebbe scappare e volare via se non fosse per il padre Larry con il quale ha un’ottima relazione affettiva.
Il film “con il più alto numero di recensioni completamente positive” nel sito web Rotten Tomatoes, è opera prima dell’attrice e sceneggiatrice Greta Gerwig, (che nel 2008 ha co-diretto con il regista Joe Swanberg il film Nights and Weeends), la quale descrive, con grande accuratezza e scioltezzail modo di pensare anarchico e ribelle e quello di agire di un’adolescente, Christine – interpretata realisticamente dalla brava Saoirse Ronan -, attraverso le bugie, i continui litigi intervallati dai dialoghi armoniosi con la madre, la perdita della verginità attraverso i primi amori, dapprima con il timido Danny (Lucas Hedges) e poi con il sofisticato Kyle (Timothée Chalamet), e le connesse delusioni, le azioni illecite pur di raggiungere il suo scopo, le amicizie, le attività scolastiche ricreative come il ballo e il teatro, l’incapacità di valutare le conseguenze delle sue azioni. E poi, all’arrivo della maturità con il raggiungimento del suo obiettivo, il rimpianto di non avere agito diversamente e il relativo senso di colpa nei confronti della sua famiglia.


“Lady Bird”, pur avendo avuto cinque candidature al Premio Oscar 2018, non ha ottenuto nessun premio, ma ha vinto due Golden Globes e 3 candidature al Premio BAFTA 2018.
Francesco Giuliano

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