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sabato 11 febbraio 2017

“La La Land” fa volare lo spettatore sulle ali dell’immaginazione

Titolo: La La Land
Regia e sceneggiatura: Damien Chazelle
Musiche: Justin Hurwitz
Produzione Paese: USA 2016

Cast: Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, J.K. Simmons, Rosemarie DeWitt, Finn Wittrock, Sonoya Mizuno, Jessica Rothe, Callie Hernandez, Tom Everett Scott, Damon Gupton, Josh Pence, Jason Fuchs, Miles Anderson, […]
Il film “La La Land”, scritto e diretto dal regista Damine Chazelle, già noto ai cinefili per aver vinto tre premi Oscar 2014 per il film “Whiplash”, racconta una bella storia d’amore tra Sebastian Wilder, detto Seb (Ryan Gosling) e Mia Dolan (Emma Stone). Sebastian sogna di diventare un musicista jazz con un locale tutto suo ma, pur essendo molto bravo, non ha i soldi per farlo. Mia, invece, brama di fare l’attrice ma non c’è un provino con cui possa avere lo slancio per realizzare questo suo sogno. Il loro incontro, anzi i loro diversi incontri avvengono tutti per caso, in modo consequenziale, ravvicinati l’uno all’altro. Questo fa pensare a Mia che dietro ci debba essere la mano del destino mentre, in effetti, è la casualità. Ambedue sono dei sognatori avulsi dalle mode e dai condizionamenti esterni. In particolare, Sebastian aspira a diffondere la musica jazz, un genere considerato d’elite che non ha molto seguito e risulta poco gradito al grande pubblico. Una musica, il jazz, in cui ogni componente della band suona, crea, improvvisa spontaneamente, accordandosi perfettamente con tutti gli altri componenti anche se questi parlano un’altra lingua. Creazione e esecuzione si identificano in modo armonico e subliminale e stili diversi si coordinano perfettamente. Una musica rivoluzionaria, dunque! Così come avviene tra un uomo (Seb) e una donna (Mia) che si innamorano perdutamente. Secondo Marshall Stearns, il jazz  è “una musica americana semi-improvvisata caratterizzata da un’immediatezza di comunicazione, un’espressività tipica del libero uso della voce umana, e da un complesso, fluente ritmo … i suoi ingredienti predominanti sono un’armonia di origine europea, una melodia euro-africana e un ritmo africano”. Mentre Nat Hentoff considera il jazz un “ritmo pulsante, un senso dell’improvvisazione, … l’uso di timbri e di poliritmi radicati nella musica folkloristica afro-americana di tre secoli”. Questa musica è la migliore espressione di una certa cultura, quella dei neri (alias negri) americani che poi si è espansa fino ad essere accolta anche dai bianchi e si è diffusa in tutto il mondo anche se non gode di una grande popolarità. “La La Land” da questo punto di vista è, a mio parere, un film che narra il jazz attraverso i suoi connotati basilari, quali la spontaneità dell’invenzione, la sincerità e la piena confidenza con cui il solista si confessa all’ascoltatore e lo fa amare profondamente attraverso i suoi personaggi, Seb e Mia, che si comportano nella loro vita mostrando quegli stessi caratteri intrinseci della musica jazz. Liberi nella realizzazione dei loro sogni e dipendenti l’uno dall’altro per la passione amorosa vicendevole che li coinvolge e li stravolge. Tant’è che essi vengono subito amati dagli spettatori per la spontaneità e la sincerità che sgorgano spontanee dalla loro essenza, e per l’umanità espressa attraverso i loro sentimenti sani e genuini. Ambedue conservano, nel loro modo di essere, la genuinità, la sensibilità, l’innocenza caratteristiche dei bambini che cercano di crescere e realizzare i loro desideri. Seb, però, è un po’ folle, ama osare e ama sognare, è anche un rivoluzionario tradizionalista, un ossimoro che si adatta perfettamente al suo modo di essere, e, come se la prendesse per mano, conduce Mia a percorrere una strada parallela alla sua. Infatti, come due rette parallele, le loro strade non si incontrano ma solo l’immaginazione le può fare incrociare. Seb e Mia si confrontano e si scontrano, infatti, solo attraverso gli amorosi affetti come avviene tra Fausto e Monica nel romanzo “Sulle ali dell’immaginazione” (Aracne editrice, 2016).

Il film appartiene al genere sentimentale che non sconfina mai nel sentimentalismo, in quanto la traccia filmica si fa reale in tutto il suo iter e perché soggetta agli impulsi individuali di Seb e Mia. Tutto questo in una miscellanea di musiche eccezionali, con una colonna sonora che fa sognare “City of Stars” (City of stars/ Are you shining just for me?/ City of stars/ There’s so much that I can’t see/ Who knows?/ I felt it from the first embrace I shared with you/ That now our dreams/ They’ve finally come true …. Città di stelle/ Brilli soltanto per me?/ Città di stelle/ C’è così tanto che non posso vedere/ Chi lo sa?/ L’ho sentito dal primo abbraccio che ho condiviso con te/ Ora che i nostri sogni/ Sono finalmente diventati realtà).
Il film è stato presentato in anteprima alla LXXIII Mostra del Cinema di Venezia 2016, dove a Emma Stone è stata assegnata la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, ha ottenuto 14 candidature al Premio Oscar 2017, mentre ha ricevuto sette Golden Globe 2017, cinque premi al London Critics e tanti altri riconoscimenti che lo hanno fatto diventare il film più premiato del 2016. Il suo strepitoso successo dipende, a mio parere, dalla ricerca forsennata di sognatori di cui l'umanità ha bisogno.
Filmografia
Guy and madeline on a Park Bench (2009), Whiplash (2014).
                                                                                       Francesco Giuliano