var _gaq = _gaq || []; _gaq.push(['_setAccount', 'UA-26218038-5']); _gaq.push(['_trackPageview']); (function() { var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true; ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s); })();

venerdì 2 giugno 2017

Il film “Cuori puri” evidenzia che non può esserci “purezza” in un ambiente “impuro”

Regia: Roberto De Paolis
Soggetto: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Roberto De Paolis
Sceneggiatura: Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano, Roberto De Paolis
Musica: Emanuele De Raymondi
Produzione Paese: Italia 2017

Cast: Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce, Antonella Attili, Federico Pacifici, Isabella Delle Monache, […]
Dopo “Sole, cuore, amore” (2016) di Daniele Vicari, “Fortunata” (2017) di Sergio Castellitto, ecco quest’altro film “Cuori puri” ambientato in una zona periferica di Roma che ne mette in risalto ancora una volta l’alto livello di degrado sia ambientale che sociale così come avviene in tutte le grandi città. Roberto De Paolis, dopo due cortometraggi presentati alla Mostra del Cinema di Venezia (2009 e 2010) dirige questo interessante lungometraggio documentando con fine e puntuale realismo soprattutto lo stato di decadimento individuale dovuto soprattutto al condizionamento sociale. In definitiva,non può esserci “purezza” in un sistema che complessivamente risulta “impuro” sia per il proliferare della micro-delinquenza evidenziata dallo spaccio della droga ai minori e dal ricorso a piccoli furti  sia per la disparità di trattamento che gli italiani di un dato ceto sociale percepiscono rispetto agli stranieri, siano essi profughi o rom. Anche la chiesa cattolica, infatti, che, attraverso i dettami evangelici e tramite l’artificio della “promessa” stimola i giovani a rimanere “puri” sino al matrimonio, fallisce sul suo ruolo educativo e sociale connesso con l’acquisizione e il rispetto della moralità: La “promessa” può  infranta in quanto il peccato può essere perdonato perché “Gesù è come il navigatore della macchina. Che fa il navigatore quando sbagliate strada? Quando vi perdete? Mica dice: ‘Mori ammazzato, avevo detto gira a sinistra e sei andato a destra!’. No? Ricalcola il percorso, ti porta sempre a casa.”
Tutto questo riguarda Agnese (Selene Caramazza), una ragazza quasi diciottenne che vive con sua madre Marta (Barbora Bobulova), una donna molto religiosa e dominatrice, e che partecipa assieme ad altri giovani della sua età agli insegnamenti di don Luca per essere indotta spontaneamente ad accettare “la promessa di verginità sino al matrimonio”. Tutto va bene “come da copione materno” fino a quando Agnese incontra Stefano, un giovane più grande di lei dal passato irrequieto e con una famiglia indigente. Agnese fa volontariato con la madre mentre Stefano fa il custode in un parcheggio di un centro commerciale vicino ad un campo di zingari. I due si incontreranno per caso e, sebbene abbiano caratteri completamente diversi e storie diverse, si innamoreranno. Questo loro amore, tuttavia, li porrà di fronte a scelte difficili perché Agnese vuole “rimanere pura”.
Il film, essendo opera prima, è stato selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Canness 2017 per competere il Premio Caméra d’or.
Francesco Giuliano

Nessun commento:

Posta un commento