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venerdì 21 aprile 2017

“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse”, una commedia briosa che lascia il respiro in sospeso

Titolo: Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse
Titolo originale: Demain tout commence
Regia: Hugo Gélin
Sceneggiatura: Hugo Gélin, Mathieu Oullion, Jean-André Yerles
Produzione Paese: Francia, UK 2016

Cast: Omar Sy, Clémence Poésy, Antoine Bertrand, Gloria Colston, Ashley Walters, Raphael Von Blumenthal, Clémentine Célarié, Anna Cottis, Raquel Cassidy, Karl Farrer, Susan Fordham, Phelim Kelly,  David Lowe, Attila G. Kerekes, Richards Banks, John Heartstone, […]
Quel che succede a Samuel (Omar Sy), protagonista di questo interessante film “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” , è realistico anche se non augurabile a tutti quei giovani di bell’aspetto come lui, che si godono a trecentosessanta gradi la vita divertendosi per l’intero giorno e spassandosela con le donne, senza porsi il problema delle responsabilità che essa presenta o potrà presentare. L’imprevisto è sempre a portata di mano. Un bel giorno, infatti, Samuel si trova tra le braccia una bambina di tre mesi, Gloria (Gloria Colston), che gli viene mollata da una ragazza londinese, Kristin (Clémence Poésy), convinta – si fa per dire - che sia lui il padre, dicendogli Lei si chiama Gloria... è tua figlia!”
Da quel momento, la vita per Samuel cambia completamente. Come si sa, però, “non tutto il male è male e non tutto il bene è bene” perché Samuel, andando a Londra alla ricerca di Kristin per restituirle la bambina, incontra Bernie (Antoine Bertrand), un produttore cinematografico gay che, attratto dalla possanza fisica del giovane, gli propone il lavoro di stuntman, “un mestiere d’oro, con cui si fanno tanti soldi”, cioè seimila sterline al mese. Ovviamente, Samuel obtorto collo è costretto ad accettare, in quanto è stato anche licenziato per avere abbandonato il posto di lavoro in Francia. Grazie a Bernie, con il quale instaura un vero rapporto d’amicizia, Samuel si inventa il mestiere di padre riuscendoci alla perfezione anche perché i lauti guadagni del lavoro di stuntman glielo permettono.
Tuttavia, dopo otto anni di assenza gli si presenta davanti Kristin che rivuole indietro la figlia e che, per questo, rende la vita a Samuel molto travagliata. Il resto non si può raccontare perché si toglierebbe il piacere della scoperta allo spettatore.
Il giovane regista Hugo Gélin dirige  “Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” [da non confondere con il film Una famiglia all’improvviso (People Like Us, 2012), di Alex Kurtzman] utilizzando continui colpi di scena, che vanno dal brioso al drammatico per ritornare all’allegro, e così via, attraverso un incessante e arguto dinamismo che, nel momento in cui sembra che si sia raggiunto uno stato di equilibrio, fa cambiare di botto tutto tenendo in sospeso l’attesa dello spettatore.
“Famiglia all’improvviso – Istruzioni non incluse” in un primo momento appare come un film dei buoni sentimenti ma non lo è, perché al termine lascia l’animo dello spettatore in sospeso, così come del resto è la vita.
Ciò che appare significativo in questo film, in aggiunta a quanto detto, è sia l’amore che il regista, attraverso il protagonista Samuel, manifesta per la Francia, soprattutto quella del Sud, in particolare, cioè quella mediterranea, sia l’amore per la lingua francese, che è molto più viva di quella inglese, tant’è che Samuel manda Gloria a studiare francese, e lui stesso, in otto anni di permanenza a Londra, non ha mai imparato l’inglese.
E appare importante anche evidenziare la bravura di Omar Sy noto al grande pubblico grazie al film di sucecsso strepitoso "Quasi amici"(Intouchables, 2011) di Olivier Nakache e Eric Toledano. 
Francesco Giuliano

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