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venerdì 13 gennaio 2017

“Silence” o sull’eterna diatriba tra la ragione dell’uomo e la sua coscienza

Titolo: Silence
Regia: Martin Scorsese
Soggetto: Shusako Endo
Sceneggiatura: Jay Cocks, Martin Scorsese
Produzione Stato: USA, Taiwan, Messico, Italia, UK, Giappone 2016

Cast: Andrew Garfield, Adam Driver, Liam Neeson, Tadanobu Asano, Ciarán Hinds, Issei Ogata, Shinya Tsukamoto, Yosuke Kubozuka, Yoshi Oida, Nana Komatsu, […]
Due padri gesuiti portoghesi, Sebastião Rodriguez (Andrew Garfield) e Francisco Garrpe (Adam Driver), dopo aver convinto il loro padre priore Alessandro Valignano (Ciarán Hinds), affrontano un viaggio avventuroso per il Giappone, dalla meta incerta, alla ricerca del loro educatore, padre Ferreira (Liam Neeson), perché conoscendone l’integrità religiosa e la profonda fede evangelica, non credono alle voci calunniose che lo riguardano, secondo le quali egli sia diventato un apostata, rinnegando definitivamente la fede cristiana. Era l’anno 1633.Vanno anche con l’intento di portare il credo evangelico alle popolazioni giapponesi, che vengono calpestate nella loro dignità di esseri umani e lasciate nella miseria più profonda perché sfruttate dai loro governatori. Arrivati sulle coste del Giappone, i due padri sono costretti a fidarsi di un giapponese derelitto, Kichijiro (Yosuke Kubozuka), unico sopravvissuto tra i componenti della sua numerosa famiglia rimasti vittime dello shogunato, perché convertitosi al cristianesimo ne ripudiò poi l’appartenenza calpestando l’immagine di Cristo, per salvarsi la vita.
Questo fatto la dice lunga riguardo il comportamento di questo individuo che più volte tradirà i due padri gesuiti e più volte chiederà il perdono dei suoi peccati dietro confessione. Riprende così Scorsese il tema trattato inMean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno” (1973) sul significato della confessione e sul suo valore. A cosa serve la confessione se chi si è confessato il giorno dopo ritornerà a comportarsi come prima e a peccare? La confessione ha un valore? Questo tradimento porterà ambedue i padri ad essere arrestati assieme a tutti i fedeli convertitisi che non hanno rinnegato il credo evangelico. Entrambi diventeranno vittime sacrificali, chi in un modo chi in un altro, subendo una violenza inaudita che mette padre Sebastião in una profonda crisi da cui emerge, con sottile ma profonda sagacia, la lotta interiore tra il dire e il fare, tra la coscienza e la ragione, tra la verità e la falsità, tra il credere e il non credere. Fattori che, con maestria, Scorsese fa vivere allo spettatore nei 160 minuti di durata della pellicola e che sono evidenti in buona parte dei suoi precedenti film, ma in particolare in "Gangs of New York" (2002).
Il film è stato tratto dal libro omonimo “Silence” di Shusako Endo, scrittore giapponese cristiano, da cui Jay Cocks e Martin Scorsese ne hanno ricavato la lunga sceneggiatura complessa ma brillante e efficace, in cui si mette in risalto l’eterna diatriba tra ragione e fede, tra ragione e sentimento, tra debolezza e la virtù, ma si evidenzia anche il fatto che la religione possa essere o è stata utilizzata come strumento di conquista sfruttando la miseria e la coscienza degli oppressi e dei diseredati.
In “Silence” Scorsese fa una miscellanea delle tematiche fondamentali del suo pensiero quali la violenza primordiale dell'uomo, il senso di colpa, il peccato  da cui non può svincolarsi e la religione, ma soprattutto il silenzio di Dio, e ne trae un capolavoro caratterizzato da bellissime scene che mettono in uno stato di attesa lo spettatore o lo predispongono a comprendere lo stato d’animo dei protagonisti, interpretati da eccellenti attori, o dei fatti che avverranno: la nebbia, il fango, le capanne e la sporcizia dei villaggi o la salubrità delle abitazioni dei potenti.
Silence” è stato proposto tra i Migliori dieci film dell’anno 2016 dal National Board of Review Awards e dall’American Film Institute.

Filmografia
Chi sta bussando alla mia porta? (1967), America 1929 – Sterminate senza pieta (1972), Mean Streets – Domenica in chiesa, lunedì all’inferno (1973), Aluice non abita più qui (1974), Taxi Driver (1976), New York, New York (1977), Toro scatenato (1980), re per una note (1983), Fuori orario (1985), Il colore dei soldi (1986), L’ultima tentazione di Cristo (1988), Quei bravi ragazzi (1990), Cape Fear – Il promontorio della paura (1991), L’età dell’innocenza (1993), Casinò (1995), Kundun (1997), Al di là della vita (1999), Gangs of New York (2002), The viator (2004), The Departed – Il bene e il male (2006), Shutter Island ( 2010), Hugo CVabret (2011), The Wolf of Wall Street (2013).
Francesco Giuliano

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