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mercoledì 19 ottobre 2011

L' Odore del Sangue, Martone analizza la crisi della familia borghese.

"L' odore del Sangue" è un film drammatico diretto da Mario Martone  uscito nelle sale nel 2004.
La produzione è stata italo-francese, il soggetto è stato realizzato da Goffredo Parise, la fotografia Cesare Accetta e il montaggio la Jacopo Quadri.
Nel cast hanno partecipato  Fanny Ardant, Michele Placido, Giuliana Giuliani, Sergio Tramonti, Anita Bartolucci, Norman Mozzato e tanti altri.
Il film racconta la storia di Silvia e Carlo, un coppia ormai separata, ma ancora in ottimi rapporti; i due riescono a vivere serenamente e amichevolmente anche le loro nuove avventure e relazioni.
I "problemi iniziano" quando Silvia si innamora perdutamente di un giovane neonazista, duro e violento. Carlo prima incuriosisce e poi cade in una gelosia ossessiva che lo porta a distruggere  la sua relazione attuale.

In questo film Mario Martone racconta la crisi di un modello di familia borghere, moderna e emancipata, ma comunque debole di fronte alle difficolta e alle contraddizioni che derivano dalla forza dei sentimenti.

Mario Martone:
http://info-italia-cinema.blogspot.com/2011/10/mario-martone-un-pezzo-del-nuovo-cinema.html

Uno spezzone del film
 http://www.youtube.com/watch?v=oX7jf2HsMm0

Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/L%27odore_del_sangue
http://cinema-tv.corriere.it/film/l-odore-del-sangue/03_49_93.shtml

Michele Placido, attore protagonista del film di Mario Martone "L' Odore del Sangue".

               Foto di proprietá della galleria Torre.elena.

"Noi Credevamo", Martone racconta storie di uomini dell' unità di Italia.

"Noi Credevamo" è l' ultimo film di Mario Martone, girato nel 2010 si ispira all' omologo romanzo di Anna Banti.
Il film è stato presentato alla Mostra Internazionale d' Arte Cinematografica di Venezia nella sua versione completa di oltre tre ore e venti minuti ed è uscito nelle sale in una versione ridotta di circa due ore e cinquata minuti.
La pellicola, narra di vicende liberamente ispirate a fatti realmente accaduti negli anni in cui si lottava per l' unità d' Italia, è stata sceneggiata dallo stesso Martone, in collaborazione con Giancarlo Di Cataldo.
Per le musiche i testi originali sono stati preparati da Humbert Westkemper, ma sono stati anche utilizzati componimenti di Verdi, Rossini e Bellini, la fotografia è stata curata Renato Berta, il montaggio da Quadri e il trucco da Vittorio Sodano.
Il film è italo-francese e è stato prodotto in cooperazione da Rai Cinema, Les Films D' Ici e Arte France
Il cast è eccellente:
Luigi Lo Cascio, Valerio Binasco,Francesca Inaudi, Andrea Bosca, Edoardo Natoli, Luigi Pisani, Guido Cambrini, Peppino Mazzota e Renato Carpentieri......
Nel Film, che è a  tema storico,  Martone racconta la storia di 3 ragazzi del Sud, che dopo la feroce repressione borbonica seguita ai moti del 1928 decidono di entrare nella "Giovine Italia" di Giuseppe Mazzini. I tre ragazzi attraverso i quattro episodi del film si incontreranno (o scontreranno) con la storia del nostro Risorgimento con sorte e reazioni diverse.
Martone non racconta il Risorgimento in maniera storia "scolastica", o epica, ma cerca di raccontare le sue contraddizioni, o meglio le contraddizioni degli italiani che cercavano di costruire l' Italia. I suoi personaggi sono lo specchio di quelle differenze che sono ancora oggi presenti nel nostro paese, vogliono rappresentare i nostri conflitti, le differenze tra Nord e Sud, tra aristocrazia (o borghesia) e proletariato, tra idealisti e interessati, tra pacifisti e sanguinari.
Il film fornisce il quadro generale di un Italia confunsa da troppe idee diverse, di un paese diviso e sognatore  di un paese che probabilmente, almeno a livello social culturale, ancora oggi, non siamo riusciti a unire. Martone non riesce a dettagliare alcuni dei temi che affronta, ma forse per raccontare i paradossi del nostro paese non può bastare un solo film.
Il film,  che io lo ritengo tentativo di un racconto sociologico di descrivere la nascita dell' italiano, è sicuramente interessante e merita visione, ma al cinema non ha ottenuto incassi molto elevati, soprattutto in considerazione degli alti costi.
Il film ha vinto sette David di Donatello e un Nastro D' Argento.

Mario Martone:
http://info-italia-cinema.blogspot.com/2011/10/mario-martone-un-pezzo-del-nuovo-cinema.html

Trailer youtube:
http://www.youtube.com/watch?v=jLxRVhIwC_k

Fonti:
http://cinema-tv.corriere.it/film/noi-credevamo/04_69_55.shtml
http://it.wikipedia.org/wiki/Noi_credevamo
http://www.cineblog.it/post/24314/venezia-2010-noi-credevamo-la-recensione-del-film-di-mario-martone


"Noi Credevamo", Mario Martone racconta storie di unità 
Italia,

                                           Foto di proprietà della Galleria u046






This Must Be The Place, Sorrentino attraversa l'oceano.


This Must Be The Place è l’ ultimo lavoro di Paolo Sorrentino e anche la prima esperienza in lingua inglese del regista. Il progetto del film a detta dello stesso Sorrentino, lo ha visto impegnato per vari anni insieme allo sceneggiatore Umberto Contarello . 
L’impresa, (a mio parere perfettamente riuscita), racconta la storia di una rockstar (Cheyenne) di 50 anni considerata ancor oggi una leggenda musicale, che vive agiatamente con la moglie a Dublino. 
La vita di Cheyenne scorre nel riflesso di ciò che è stato, legata a un’immagine artefatta che gli dà l’illusione di vivere ancora “di quel presente ormai passato”, e che in realtà lo tiene in bilico tra noia e sensi di colpa portandolo lontano da una realtà che non crede gli appartenga. Anche se il protagonista , al contrario dei personaggi conosciuti finora negli altri film, risulta fragile ed ingenuo  è possibile riconoscere Sorrentino nello scorrere lento dei dialoghi , la scelta delle immagini e i contesti atipici a tratti surreali, musiche d’eccezione, che hanno visto il coinvolgimento di David Byrne, e a un protagonista stupefacente come Sean Penn, nelle vesti dell’ eterno fanciullo malinconico che con incosciente ironia dona perle di saggezza, e durante il viaggio ritroverà se stesso, facendo emergere con grande capacità la sofisticata personalità del regista napoletano.


Paolo Sorrentino
http://info-italia-cinema.blogspot.com/2011/10/paolo-sorrentino-lenigmatico-regista.html
Paolo Sorrentino "This Must be the Place",Locandina.